Elogio dell’ombra
Tre incontri con gli strumenti dell’arte terapia per iniziare a conoscerla
“l’Io forte ha l’Ombra forte, la troppa luce produce il buio intorno”.
J.Hillman
L’ombra ci accompagna, si sposta e modifica insieme a noi: sta alle nostre spalle, ci precede o cammina di fianco a noi. Finge di non esserci quando il sole è allo zenit, ma è concentrata tutta sotto di noi in una zona completamente invisibile.
Nella nostra cultura Luce e Ombra sono metafore per bene e male, positivo e negativo: viviamo la coscienza come luce, come aspetto positivo da raggiungere; diciamo di una persona con forti aspetti di coscienza che è illuminata. Parliamo di chi e di ciò che non comprendiamo e non desideriamo conoscere, che ci spaventa come di qualcosa di oscuro.
Più forte è l’Io, più forte e deciso gli atteggiamenti coscienti che assumiamo, più potente il cono d’ombra che si genera: l’ombra è il luogo buio e non considerato dove finiscono gli aspetti che la coscienza non può o non vuole prendere in considerazione. Il luogo dal quale arrivano messaggi di insicurezza, disamore, che ci fa sentire sbagliati. Che ci mette la paura che saremo scoperti, ci vedranno e si renderanno conto che siamo…?
Nell’ombra finiscono così le caratteristiche che non ci piacciono, negative ma anche quelle che positive sentiamo come difficili da vivere o sono segnate da un adattamento sociale che le penalizza. Parti dimenticate e difficili da affrontare, che sono state rifiutate o per le quali siamo stati rifiutati. Per Jung l’ombra contiene tutte quelle parti del nostro essere cha abbiamo cercato di nascondere o negare anche a noi stessi; quegli aspetti non messi in luce sia negativi che positivi.
Così l’Ombra abbandonata al negativo è costretta, per così dire, ad avere una vita autonoma senza alcuna relazione con il resto della personalità e quando accade diviene autonoma, può guidare le nostre scelte e opinioni, tingere le nostre valutazioni facendole diventare pre-giudizi, appesantirci, bloccarci
Ma ombra e luce non vivono una senza l’altra. Se guardiamo una oggetto o una persona ne possiamo apprezzare la tridimensionalità, gli infiniti aspetti attraverso i giochi di chiaroscuro
Se disegniamo a matita o penna segniamo le ombre per far emergere l’oggetto dal foglio. Se fotografiamo con una luce forte avremo dei chiaroscuri drammatici, taglienti.
A CHI È RIVOLTO Adulti Tutti
QUANDO? Tre mercoledì: 9, 23 Gennaio e 6 Febbraio dalle 18.30 alle 20.30
Conduce l’esperienza Cecilia Macagno
Arte Terapeuta Supervisore e didatta Art Therapy Italiana Presidente Toscanalab
COSTO 25 € per soci Toscanalab
la prima serata comprende il costo della tessera associativa, ma nelle successive il costo rimane di 25€.
PER INFO E PRENOTAZIONI:
www.toscanalab.arteearteterapia.org
toscanalab@arteearteterapia.org
Sandra Panti
Scritto 10:01h, 29 dicembrePenso intanto di partecipare all’incontro del 9 gennaio