Quanti boschi ho incontrato nella mia vita? I boschi di Cappuccetto Rosso, di Hansel e Gretel e Pollicino, tanto per iniziare. I boschi veri, quelli composti da pini, tane, sentieri e mirtilli, quelli in cui la mente riposa passeggiando, ma è anche carica di arcaiche memorie di prove da superare.

Tra mille pensieri boschivi, l’elemento arboreo ha preso piede come luogo di pace, un luogo simbolico e mentale in cui rifugiarsi. Un luogo sicuro. Quel nocciolo dentro di noi che ci distingue e che resta invariato, ha preso la forma di un giardino. E’ un luogo dove riposano semi non ancora germogliati, dove le idee si prendono il tempo di maturare, sbocciare, definirsi…

In ognuno di noi può esserci un giardino segreto che fiorisce anche d’inverno.

QUANDO: 16 Febbraio 2020 dalle 11.00 alle 17.00 

Il laboratorio propone un’esperienza pratica con declinazioni teoriche utilizzando uno dei materiali più semplici e usati nei nostri laboratori: la carta.

Durante il corso uniremo i passaggi tecnici alla teoria: verranno mostrate le tecniche e suggeriti i materiali più efficaci per costruire un contenitore, foderarlo creando uno sfondo, tagliare e piegare la carta, attuare un processo estetico, cromatico e formale, in cui possa mostrarsi un’apparente casualità, creare un piccolo giardino di foglie e fiori di carta al suo interno.

I temi che andremo ad esplorare saranno quelli del creare un contenitore idoneo (implicazioni su trovarne uno già costruito o costruirne uno); prendersi cura dello sfondo; il significato soggettivo di luogo sicuro; che importanza hanno i piani (sfondo, piano intermedio, primo piano); l’aspetto formale e l’equilibrio cromatico nella costruzione di un collage tridimensionale.

Materiali da portare a carico dei partecipanti