L’arte terapia nasce tra gli anni quaranta e cinquanta in Gran Bretagna e negli Stati Uniti come modalità di cura per reduci di guerra traumatizzati, accolti in ospedali psichiatrici. Praticata inizialmente da artisti sensibili al potenziale comunicativo dell’arte e da psicologi e psichiatri attratti dal linguaggio pittorico, si è sviluppata in seguito come disciplina autonoma, ampliando il suo campo di applicazione alla prevenzione e riabilitazione di diversi disturbi psicologici e sociali.
La teoria dell’arte terapia ha le sue radici sia nell’arte e negli studi sulla creatività, che negli studi psicodinamici. I lavori artistici sono il mezzo per l’espressione e la comunicazione del mondo interno – emozioni, fantasie e pensieri – e offrono un luogo dove dare una forma visibile e condivisibile ai propri vissuti.
I quaderni di Art Therapy Italiana curati da M. Belfiore e M.L. Colli “Tra il corpo e l’io. L’arte e la danza movimento terapia ad orientamento psicodinamico” e “Dall’esprimere al comunicare. Immagine, gesto e linguaggio nell’arte e nella danza movimento terapia” Ed. Pitagora 1998, e il testo pubblicato per celebrare i trent’anni dalla fondazione di Art Therapy Italiana, curato da I.Bolech e C.Macagno “Trent’anni di arte terapia e danza movimento terapia” Ed. Ananke 2012, attraverso la presentazione di esperienze, casi clinici e riflessioni, illustrano la funzione dell’opera d’arte prodotta all’interno della relazione terapeutica nei diversi setting e il ruolo che essa assume nel processo psicodinamico.
Le applicazioni cliniche dell’arte terapia, in contesti preventivi, riabilitativi e terapeutici sono indice dell’utilizzo attuale dell’arte e della danza movimento terapia: dagli asili nido, agli “Alzheimer Cafè”, dalle scuole di diverso grado ai centri diurni, dagli atelier in comunità migranti al carcere, dagli ospedali agli hospice, l’arte ha sempre qualcosa da offrire e l’arte terapeuta diviene mediatore, facilitatore e portavoce delle ricchezze interiori di ogni individuo, senza giudizio e senza discriminazioni.
Art Therapy Italiana da sempre sottolinea l’importanza del processo creativo nella relazione terapeutica, nei suoi aspetti evolutivi e relazionali. La modalità di utilizzo dei materiali artistici è di vitale importanza per promuovere e trasmettere l’espressione e la comunicazione: il linguaggio dell’opera costituisce l’elemento fondamentale del dialogo verbale e non verbale tra paziente e arte terapeuta.
L’oggetto artistico creato diventa una presenza nel setting terapeutico, paziente e arte terapeuta partecipano all’ esperienza estetica e ne sono reciprocamente influenzati. La dialettica di questa sinergia non è riconducibile alle sole parole, né al significato dell’opera stessa, ma all’ estensione della conoscenza di sé e del mondo che ci circonda.
Lo sviluppo di metodologie originali (M. Della Cagnoletta “Arte terapia. La prospettiva psicodinamica” Ed. Carrocci, 2010 – P. C. Luzzatto “Arte terapia. Una guida al lavoro simbolico per l’espressione e l’elaborazione del mondo interno” Ed. Cittadella. 2008) studia il ruolo del processo creativo e dell’immagine in arte terapia, integrando la funzione dell’arte e le teorie psicodinamiche con i più recenti studi psicoanalitici, psicobiologici e delle neuroscienze.
Il tutto con lo sguardo proprio dell’arte terapeuta, che pone al centro della relazione il suo esserci, i materiali, il processo creativo e il prodotto artistico.
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e questo invece è il link specifico del Programma Triennale di Formazione in arte terapia